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Cultura
Ucraina - 27 giugno 2012Torna all'indice →
Gli insediamenti genovesi in Crimea candidati a patrimonio Unesco. Incontro a Roma
Gli insediamenti dei genovesi e dei veneziani sulla via commerciale in Crimea devono entrare nel Patrimonio mondiale dell’Unesco. È questo l’obiettivo dei promotori dell’iniziativa “Dal Mediterraneo al Mar Nero. Empori e presidi sulle rotte del commercio genovese e veneziano” che si è svolta nella suggestiva sede di palazzo Valentini a Roma. L’appuntamento, organizzato da RomaInetnico in collaborazione con Ambientevivo, nasce per animare e sviluppare scambi culturali tra Italia e Ucraina, e con altri paesi, e favorire la reciproca comprensione. All’incontro moderato da Fabrizio Calabresi della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, sono intervenuti diversi esponenti provenienti da Genova: il capoluogo è infatti alla testa del progetto di valorizzazione degli storici insediamenti. Tra questi Gabriella Airaldi, ordinario di Storia medievale. La docente ha spiegato che “gli insediamenti non sono da considerare fortezze armate, perché i genovesi non erano colonizzatori e lo dimostra il fatto che in molti luoghi si ritrovano ancora nomi e testimonianze del loro passaggio”. Paolo Stringa, della facoltà di Architettura del capoluogo ligure, ha raccontato di una spedizione scientifica internazionale in Crimea alla ricerca delle tracce del passaggio fatta anche in collaborazione con il locale museo di Sudak. E ha parlato della candidatura Unesco come di un “dovere civile”. Sul fronte più turistico, Fabrizio Forno, manager di Ukraine international airlines attraverso Distal, ha insistito sulle potenzialità delle città ucraine: “Kiev è bella come Trieste, Budapest o Vienna, solo che molti turisti non lo sanno. Speriamo che lo scoprano con gli Europei di calcio”. Alla serata, allietata da un assolo di violino del maestro Oles Osemchuk, hanno preso parte anche Heorhii Cherniavskiy, ambasciatore dell’Ucraina in Italia, e Tatiana Izhevska, ambasciatrice dell’Ucraina presso la Santa Sede.