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Polonia - 12 giugno 2013Torna all'indice →

L’Università cattolica di Lublino apre ai detenuti-studenti

L’Università cattolica di Lublino (KUL), cara a Giovanni Paolo II, apre la porta a detenuti decisi a intraprendere studi accademici per diventare assistenti sociali oppure informatici. Lo rendono noto i media locali, riferendo di un accordo firmato in materia fra il rettore del Kul (Katolicki Uniwersytet Lubelski) Antoni Debinski, e il direttore distrettuale del Servizio penitenziario polacco, Wlodzimierz Gluch. La frequenza sarà possibile dal prossimo anno accademico 2013/2014, ma solo se sarà raccolto l’interesse di almeno trenta reclusi per ciascun corso. Durante il primo anno di studi le lezioni avranno luogo all’interno del carcere, dal secondo anno i detenuti-studenti potranno uscire dalla casa di reclusione per seguire i corsi nella sede dell’università. “Si tratta di un esperimento con il quale vogliamo sostenere il recupero dei carcerati”, ha sottolineato un rappresentante del Kul. In caso di successo, l’iniziativa potrebbe essere estesa ad altre regioni e università della Polonia. Fino alla svolta democratica del 1989, quella di Lublino è stata l’unica università cattolica permessa in Polonia e nell’intero blocco dei paesi del socialismo reale. Prima di diventare papa nel 1978, Karol Wojtyla vi insegnò etica per diversi anni.