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Kazakistan - 30 luglio 2014Torna all'indice →

La vittoria al Tour di Nibali ha fatto esultare anche tutto il Kazakistan

La vittoria al tour di Vincenzo Nibali non ha fatto esultare solo l’Italia. Se a risuonare sugli Champs Élysées è stato l’inno di Mameli, c’è un altro Paese che in questi giorni ha festeggiato lo straordinario risultato ottenuto dal ciclista siciliano: il Kazakistan. La squadra di Nibali, la Astana, è infatti sostenuta economicamente direttamente dal governo dell’ex repubblica sovietica, tanto da portare il nome della capitale dello stesso stato. “Siamo molto fieri per tutto il Kazakistan”, ha dichiarato il presidente della federazione nazionale di ciclismo, Kairat Kelimbetov, al quotidiano francese L’Équipe, “ma è anche il traguardo di otto anni di intenso lavoro per farsi conoscere. Avevamo iniziato con la vittoria di Aleksandr Vinokurov alla Vuelta spagnola del 2006, ed ora eccoci sul gradino più alto del podio della corsa più grande del mondo, è straordinario. Il presidente della Repubblica, Nursultan Nazarbayev, aveva avuto l’idea di creare questa squadra per far conoscere il nostro Paese. Volevamo sviluppare il turismo perché la nostra posizione geografica può essere uno svantaggio. Grazie alla squadra ciclistica ci siamo fatti conoscere meglio e il numero di turisti venuti a visitare il nostro Paese è aumentato di anno in anno”. “Il ciclismo è diventato molto popolare in Kazakistan”, ha aggiunto Kelimbetov. “Dopo gli scandali doping, abbiamo voluto cambiare la nostra filosofia e proteggerci contro le degenerazioni. Abbiamo messo in atto un programma molto severo nei confronti dei corridori e penso che in questo modo siamo riusciti a convincere l’UCI di essere diventati una squadra seria e capace di offrire delle garanzie etiche. La vittoria di Nibali in questo Tour de France ne è la prova migliore, rappresenta un nuovo ciclismo al quale noi aderiamo. Anche il Kazakistan è sul podio assieme a Nibali”.