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Croazia - 24 settembre 2014Torna all'indice →

A Vukovar rimosse di nuovo tabelle bilingui, arresti

È di nuovo tensione interetnica a Vukovar, nell'est della Croazia, dove gruppi di veterani della guerra serbo-croata del 1991-1995 hanno nuovamente rimosso con la forza e distrutto tutte le tabelle e i cartelli bilingui affissi sugli edifici pubblici. Come riferiscono i media, la polizia ha arrestato cinque persone, compresa una donna. I nuovi incidenti di matrice anti-serba sono avvenuti al termine di una cerimonia al cimitero cittadino in memoria dei combattenti croati rimasti uccisi nel conflitto armato di venti anni fa. Vukovar, i cui abitanti sono per il 35% di etnia serba, è considerata dai croati una città martire, simbolo della guerra per l'indipendenza combattuta contro i serbi. Per questo i nazionalisti e i veterani di guerra ritengono che Vukovar andrebbe esclusa dalla legge croata che impone il bilinguismo nelle città con una minoranza di almeno il 33% del totale degli abitanti. La controversia sull'uso del cirillico serbo a Vukovar va avanti da un anno, con veterani e nazionalisti che regolarmente rimuovono con la forza le tabelle bilingui. Il mese scorso la Corte costituzionale croata ha dichiarato inammissibile la proposta di un referendum che mirava a limitare il diritto al bilinguismo per le minoranze, portando dal 33% al 50% la percentuale necessaria di popolazione di una determinata etnia in una città. In quell'occasione i giudici avevano al tempo stesso invitato le autorità locali a risolvere le controversie di tal genere a livello cittadino, congelando fino alla nuova normativa l'affissione di nuove tabelle bilingui.