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Cultura
Russia, Austria - 17 settembre 2014Torna all'indice →

Sei artisti raccontano la vita a Mosca e Vienna ai tempi della repressione

Sei artisti per raccontare la vita privata in tempo di repressione, a cavallo tra due capitali che possono essere tanto bellissime quanto infernali. Il Moscow Museum of Modern Art presenta una difficile e prestigiosa mostra, intitolata “Storie di due città”, ossia Mosca e Vienna. Un percorso espositivo davvero impressionante, realizzato grazie alla collaborazione con Memorial, storica associazione per la difesa dei diritti in Russia, con il Museo Ebraico di Vienna e con l'Austrian Cultural Forum Moscow. Non a caso il titolo coincide con quello di un romanzo storico di Charles Dickens del 1859, ambientato a Parigi e Londra durante la Rivoluzione francese e negli anni del Regime del Terrore. Sia la moscovita Memorial - il cui progetto più importante riguarda i gulag - sia il Museo Ebraico di Vienna hanno una significativa collezione di manufatti che rappresentano importanti documenti storici. E da questa ricchezza si parte: molti degli oggetti sono infatti legati alla repressione - che sia nazismo o stalinismo - e hanno spesso un carattere personale. Tuttavia, il visitatore della mostra, inaugurata nella capitale russa, non osserva oggetti originali, che sono invece serviti solo come base per la creazione di opere d'arte inedite. Il tema della mostra è costruita su un molteplice confronto. Prima di tutto tra le due città: Vienna è rappresentata da Zenita Komad, Ekaterina Shapiro-Obermair, Hans Weigand; Mosca da Olga Jitlina, Haim Sokol, Alisa Yoffe. Dal qui si parte per creare le opere d'arte che da un lato riflettono il passato e le storie di questi reperti museali, dall'altro lato sviluppano nuove storie. E dal raffronto tra passato e presente nasce l'arte. Il punto centrale del progetto restano comunque i “memorabilia”, oggetti che appartengono a persone ed epoche diverse, il cui significato si trova principalmente nella storia di ognuno di essi, che a un esame superficiale, senza conoscere né essa né la Storia, con la “s” maiuscola, si perderebbe. I curatori di “Storie di due città” sono Astrid Peterle (Museo Ebraico di Vienna), Natalia Petrova (Memorial Society di Mosca) e Simon Mraz (Austrian Cultural Forum Moscow).