Vie dell'est
settimanale d'informazione dell'europa centrale e orientale
Attualità
Ex Jugoslavia - 08 ottobre 2014Torna all'indice →

Jugoslavia, ufficiale dei Servizi rivela: al funerale di Tito nella bara c’era solo sabbia

Per tributare gli ultimi onori al Maresciallo Tito si riunirono centinaia di migliaia i cittadini jugoslavi e decine i capi di Stato e di Governo, giunti da tutto il mondo: ma nel feretro non c'era il corpo, ma un simulacro riempito di sabbia. È l'inedito e controverso retroscena dei grandiosi funerali del leader Josip Broz Tito, che si svolse a Belgrado l'8 maggio 1980, come oggi rivelato al quotidiano di Belgrado Vecernje Novosti da un alto funzionario dei servizi di sicurezza jugoslavi Obren Djordjevic, oggi in pensione. Secondo Djordjevic la bara, che tutti pensavano accogliesse i resti mortali di Tito, in realtà era piena di sabbia. A prendere la singolare decisione sarebbe stato un ristrettissimo gruppo di collaboratori del leader jugoslavo poiché, subito dopo il decesso - ufficialmente avvenuto il 4 maggio 1980 a Lubiana - la salma avrebbe cominciato a emanare un odore insopportabile, a causa di un rapido processo di decomposizione del cadavere, dovuto alla cancrena. Dunque, nessuno dei misteri legati a i regimi comunisti di quegli anni, ma un feretro vuoto “per ragioni igieniche”, ha chiarito Djordjevic. Secondo l'intervistato, del segreto sarebbero stati a conoscenza soltanto due altissimi dirigenti del regime, Doronjski e Dolanc, entrambi scomparsi, e un piccolo numero di guardie del corpo di Tito. Le rivelazioni fatte da Djordjevic al Vecernje Novosti, che ha definito la vicenda l' “ultima truffa di Tito”, sono state riprese dai maggiori media balcanici e ampiamente commentate online. I lettori si sono divisi tra scettici e interessati. I primi auspicano che venga posta finalmente fine alla diffusione delle stravaganti teorie sul Maresciallo; i secondi ritengono invece del tutto plausibile il racconto dell'ex alto funzionario jugoslavo. Djordjevic, d'altronde, non è una spia comparsa all'improvviso dalla nebulosa dei servizi di sicurezza della ex Jugoslavia ma un alto funzionario che è stato in servizio per quarant'anni e che lo stesso quotidiano reputa affidabile. Anche se la sua versione dei fatti non pare essere verificabile: sarebbe l'unico testimone ancora vivo. Ma ci sono anche commenti più avveduti e distaccati, di lettori che hanno ricordato il vero valore di quella cerimonia del maggio 1980: la commozione sincera della gente. Poco importa che nel feretro ci fosse sabbia o ciò che restava di un corpo umano.