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Cultura
Ungheria - 08 ottobre 2014Torna all'indice →

A Budapest una mostra con le immagini e la pubblicità dell'Italia a tavola dal 1950 al 1970

“Il Cibo Immaginario. 1950-1970 Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola”, la mostra ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix, dopo i successi dell'esordio al Palazzo delle Esposizioni di Roma arriva a Budapest dove, dal 7 al 28 ottobre, è ospitata all'Istituto Italiano di Cultura, che in vista dell'Expo 2015, organizza infatti un ciclo di eventi per riflettere sul cibo, i suoi significati e le sue interpretazioni. La mostra ideata da Marco Panella, raccontandoci l'Italia e venti anni di vita italiana attraverso la pubblicità del cibo e dei riti del mangiare, si inserisce perfettamente in questo contesto. “Il linguaggio immediato ed estetico delle inserzioni pubblicitarie sintetizza l'informazione e conserva intatta l'immediatezza del messaggio, riuscendo ad essere estremamente parlante e comunicativo anche per un pubblico straniero” - rileva la direttrice dell'Istituto Gina Giannotti. “Presentare la mostra a Budapest, ospiti nella prestigiosa sede dell'Istituto Italiano di Cultura” - dice il curatore Marco Panella “è un'opportunità straordinaria che favorisce la conoscenza, tra i tanti amanti dello stile, della cultura e del gusto italiani, di un riflesso particolare della storia del nostro Paese e, al tempo stesso, è la conferma della formula vincente della mostra che racconta questa storia per immagini ed in maniera non convenzionale”. Dodici grandi temi segnano l'impianto culturale della mostra: dalle nuove forme del paesaggio domestico all'Italia dei baby boomer, dall'Italia che scopre il valore del tempo e del tempo libero all'Italia degli intenditori che affina gusti e scelte, dall'Italia che sogna con i concorsi a premio all'Italia che rincorre il risparmio delle offerte speciali, dall'Italia della seduzione all'Italia delle famiglie e, in ultimo, a corollario del linguaggio pubblicitario, l'Italia dal vivo ritratta in 30 fotografie che restituiscono volti e figure dell'Italia alla quale le pubblicità parlavano e che, anche attraverso quelle pubblicità, sognava il suo futuro. “Dal punto di vista pubblicitario, venti anni rappresentano una produzione iconografica vastissima e l'evoluzione di stili completamente diversi. Dovendo scegliere tra immagini di grande forza e suggestione, la selezione è stata faticosa, orientata a volte dalla logica ed altre dalla passione - continua Marco Panella -gratificata, però, dall'incontro con la creatività degli illustratori, dei grafici, dei pubblicitari che hanno saputo inventare linguaggi e suscitare emozioni. Grandi firme alcuni, meno noti altri, sconosciuti altri ancora, tutti, però, artisti dell'immaginario ai quali va indistintamente il tributo di questo lavoro, che ha la pretesa di raccontare un po’ d'Italia e l'ambizione di far sorridere”.