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Croazia - 22 ottobre 2014Torna all'indice →

Arrestato per corruzione il sindaco di Zagabria

Il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, uno dei politici più potenti della Croazia, è stato arrestato insieme ad altre diciotto persone, tra le quali molti suoi strettissimi collaboratori, per almeno un caso di corruzione e abuso di potere. Bandic, che è stato alla guida di Zagabria quasi ininterrottamente dal 2000, ha trascorso la notte in cella, dove è stato trasferito dopo la perquisizione della sua abitazione. In manette è finito anche Slobodan Ljubicic, amministratore delegato della società che gestisce quasi tutti i servizi comunali di Zagabria, una sorta di consorzio di tutte le aziende pubbliche della capitale, dai trasporti alla distribuzione del gas. Tra gli altri arrestati figura anche almeno un imprenditore, Petar Pripuz, il proprietario di una società che opera nello smaltimento dei rifiuti. Secondo la stampa, che cita fonti della magistratura, Bandic sarebbe sospettato di aver accordato in modo illecito a Pripuz la concessione per la rimozione dei rifiuti urbani ingombranti, con un contratto del valore di un milione di euro. Alcune fonti sostengono che i casi di corruzione che farebbero capo al sindaco sarebbero almeno tre, incluse delle malversazioni per il finanziamento della sua campagna elettorale del 2009 per le elezioni alla carica di presidente della Repubblica, vinte al ballottaggio dall'attuale presidente Ivo Josipovic. Nel mirino degli inquirenti vi sarebbero anche una serie di assunzioni illecite in società e uffici comunali. Gli arresti di ieri sono il risultato, come ha riferito la polizia, "di una complessa operazione investigativa, durata vari mesi, relativa a comportamenti illeciti nel Comune di Zagabria e nelle società comunali". Sebbene la notizia dell'arresto di Bandic sia giunta ieri come un fulmine a ciel sereno, pochi in Croazia sono sorpresi dal fatto che il potente sindaco fosse da mesi, se non da anni ,un osservato speciale del pull anti-corruzione della magistratura croata. La stampa da anni legava il nome di Bandic a decine di casi sospetti di corruzione, anche se finora senza alcun esito giudiziario.