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Repubblica Ceca - 17 dicembre 2014Torna all'indice →

Il Governo ceco mette in vendita la baita in Boemia da cui veniva spiato Havel

Il ministero dell’Interno della Repubblica ceca mette in vendita lo chalet dal quale, durante il Comunismo, la polizia segreta spiava Vaclav Havel, quando l’allora dissidente si recava nella sua casa di campagna. Ci troviamo a Hradecek, Boemia orientale, in mezzo ai Monti del Giganti, a pochi chilometri dalla Polonia. È qui che il drammaturgo e futuro leader della Rivoluzione di velluto, tenuto costantemente sotto controllo dal regime, si ritirava lontano da Praga a scrivere le sue opere teatrali. Lo chalet delle spie si trova sulla sommità di una collina e dista non più di 400 metri dal casolare di Havel: una posizione ideale esercitare un controllo costante, come abitudine degli agenti della Statni bezpecnosti sluzby, Stb, la temuta polizia segreta comunista. Da quel tempo la baita, realizzata in legno di abete, è sempre rimasta di proprietà del ministero dell’Interno. Il prezzo non è ancora noto, ma quasi certamente non costerà più di 400mila corone - meno di 15mila euro – o anche meno. Alcuni degli amici di Havel hanno espresso l’auspicio che vi venga realizzato un museo, o comunque un edificio tutelato, a testimonianza del clima di oppressione e ossessionante controllo tipico di quegli anni. Nella sua residenza di campagna Havel, prima del 1989 e della caduta del Comunismo, era anche solito riunire gli amici e gli esponenti della dissidenza, per incontri e dibattiti che duravano intere giornate, in quella sensazione di libertà che poteva dare il fatto di trovarsi in mezzo alla natura. Ma gli sbirri del regime non lo perdevano di vista neanche qui. “Un giorno, dopo un raduno che si era concluso in maniera festosa a tarda notte e dopo il quale ci eravamo coricati anche un po’ ubriachi, la polizia arrivò prima ancora dell’alba. Ci buttarono già dal letto e cominciarono una perquisizione della casa che durò alcune ore” racconta oggi Andrej Krob, regista e scenografo teatrale, all’epoca anche lui dissidente. Havel continuò a trascorre le sue vacanze qui, anche quando, dopo il 1989, divenne presidente. Ed è in quella casetta che Havel si è spento nel dicembre del 2011, dopo una lunga malattia.