Vie dell'est
settimanale d'informazione dell'europa centrale e orientale
Attualità
Kirghizistan, Cecenia, Inguscezia - 21 gennaio 2015Torna all'indice →

Manifestazioni fiume anti-Charlie in Kirghizistan, Cecenia, e Inguscezia

Un migliaio e più di musulmani hanno manifestato a Bishkek, la capitale del Kirghizistan, contro la pubblicazione delle caricature del profeta Maometto, dopo il massacro della redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo di due settimane fa. “Il nostro messaggio principale è che bisogna astenersi dall'insultare il profeta” ha detto il deputato Tursunbay Bakir Uulu. “Tutto quel che vogliamo - ha aggiunto - è un po' di rispetto”. Diversi parlamentare di questa repubblica ex sovietica dell'Asia centrale a maggioranza musulmana hanno partecipato ala manifestazione che aveva come slogan: “Io amo il mio profeta”. La manifestazione si è svolta a 13 giorni dalla strage di Charlie Hebdo, che ha fatto 12 morti, tra i quali alcuni dei principali disegnatori francesi. Il settimanale ha ripubblicato, negli anni, una serie di caricature di Maometto. Anche nel primo numero dopo la strage, mercoledì scorso, in copertina era disegnato il profeta. Molti musulmani considerano la rappresentazione di Maometto come un insulto. Manifestazioni anti-Charlie hanno avuto luogo nei giorni scorsi anche a Grozny, dove 800mila persone sono scese in piazza a Grozny, capitale della repubblica caucasica di Cecenia, per protestare contro le caricature di Maometto pubblicate da Charlie Hebdo. Lo riferisce il ministero dell'Interno russo. La cifra si avvicina al milione di partecipanti ipotizzato dai vertici e supera le previsioni del presidente Ramzan Kadyrov, che aveva annunciato nei giorni scorsi la partecipazione di 500mila persone al raduno odierno. La Cecenia conta ufficialmente in tutto 1,2 milioni di abitanti. Il leader ceceno ha stretto un patto di ferro con il Cremlino contro la ribellione islamista, ma si dichiara fervente musulmano e ha introdotto de facto molti aspetti della sharia in Cecenia. Oltre 20 mila persone, contro le 3.000 attese, hanno partecipato a Magas alla manifestazione nella repubblica caucasica dell'Inguscezia, a maggioranza musulmana, per condannare l'estremismo terroristico ma anche la pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto. Un atto, secondo il presidente inguscio Yunus-Bek Yevkurov, “che altro non è se non dimostrazione di estremismo da parte di certi Paesi occidentali”, come riferisce la Tass.