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Slovacchia - 24 giugno 2015Torna all'indice →

Non solo Ungheria: la Slovacchia minaccia il referendum contro le quote dei migranti

La Slovacchia minaccia un referendum popolare se l'Unione Europea dovesse approvare il meccanismo di ripartizione vincolante per quote dei migranti fra i paesi membri. Ad annunciarlo - apprendiamo da Askanews - è stato il premier Robert Fico, parlando nel corso della seduta del Parlamento slovacco dedicata alla crisi dei profughi. “Probabilmente sarà questo il modo con il quale potremmo sottrarci alle conseguenze della decisione della Commissione europea, con la quale il nostro governo non può essere d'accordo” ha detto Fico, leader del partito Smer Socialdemocrazia, che vanta la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. “La distribuzione dei migranti per quote non è una soluzione adatta per risolvere questa crisi. Attraverso questa strada si rischia addirittura un effetto boomerang, con la possibilità che il problema torni a manifestarsi con intensità ancora maggiore”. La posizione di contrarietà del governo di Bratislava corrisponde all'orientamento negativo espresso dagli altri paesi del Gruppo di Visegrad, il cosiddetto V4, formato anche da Repubblica ceca, Ungheria e Polonia. Tutti e quattro questi paesi non intendono accettare il principio delle quote obbligatorie, e sostengono che la crisi vada affrontata solo in base all’autonoma disponibilità dei singoli stati Ue.