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Cultura
Polonia - 24 giugno 2015Torna all'indice →

Wroclaw, Capitale europea della Cultura 2016, sceglie Roma per presentarsi

Una città che guarda al futuro e non dimentica il suo passato, che investe nella cultura e nell'innovazione, cresce economicamente e attrae numerosi italiani. Wroclaw (Breslavia) è la quarta città della Polonia e nel 2016 sarà Capitale europea della Cultura. A snocciolare il programma di eventi - circa 350 per tutto l'anno tra musica, arte, teatro, letteratura e incontri - è il sindaco della città, Rafal Dutkiewicz, in una conferenza stampa a Roma. Una città che sin dal secondo dopoguerra seppe reinventarsi, fino a diventare una delle più dinamiche fra quelle europee, in particolare dopo l'ingresso della Polonia nell'Unione (avvenuto nel 2004), con un Pil regionale che cresce tra l'11 e il 12% l'anno, in grado di attirare giovani - ce ne sono 140mila iscritti all'Università - e anche molti stranieri, tra cui circa 2.000 italiani che qui lavorano e investono, tanto da meritarsi l'appellativo di “Piccola Italia” e molte aziende multinazionali. Capitale storica della Slesia, Breslavia fece parte della Germania ininterrottamente dal 1741 al 1945. A partire da quella data, e fino al 1949, gran parte degli abitanti tedeschi fuggì o venne espulsa. “L'avvicendamento della popolazione fu quasi del 100%'', ricorda Dutkiewicz. Il reinserimento dei polacchi provenienti in particolare dai territori a Est della linea Curzon (linea di demarcazione del confine orientale della Polonia proposta nel 1919) e annessi all'Urss. Molti di questi, provenivano dalla città di Leopoli. La città, ricorda il primo cittadino al suo quarto mandato, “fu distrutta all'80%'”. Eppure risorse dalla sue ceneri. Parte del programma culturale del 2016 sarà dunque incentrato sulla memoria del passato e sulla coscienza cittadina che riuscì a formarsi dopo la Seconda guerra mondiale. E così, le grandi trasformazioni degli anni 1945-1946 saranno presentate del nuovo spazio museale, un ex deposito di autobus che negli anni '80 vide numerose proteste e scioperi contro il regime comunista, che verrà inaugurato nel 2016. Alla lotta per l'indipendenza della nazione polacca (cancellata definitivamente dalle carte geografiche nel 1795, al termine di tre spartizioni a opera della Russia zarista, della Prussia e dell'Austria) e, in particolare, al capolavoro del poeta polacco Adam Mickiewicz, “Il signor Taddeo”, affresco dell'ambiente nobiliare lituano negli anni 1811-12, alla vigilia della spedizione di Napoleone contro la Russia, che aprì nuove speranze ai polacchi, sarà dedicato un altro museo che aprirà i battenti nell’aprile 2016. Altro luogo emblematico rinnovato per l’occasione, che oltre a mostre, concerti e incontri ospiterà anche il quartier generale di Wroclaw Capitale europea della Cultura 2016, sarà il Bar Barbara: tavola calda rifugio per gli esponenti di Alternativa Arancione, movimento artistico sotterraneo di opposizione al regime comunista. Grazie ai 50 milioni di euro di investimenti messi a disposizione dal Governo e dal Comune, oltre a nascere un nuovo quartiere con spazi residenziali e pubblici, il prossimo anno saranno inaugurati il più grande ateneo musicale di Polonia e il primo museo dedicato al teatro di tutto il Paese.