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Crimea - 10 giugno 2015Torna all'indice →

I cinesi scommettono sul turismo d’elite in Crimea

Gli investitori cinesi sono arrivati in Crimea per trasformare la regione in un parco divertimenti per i turisti. Campi da golf sulla costa meridionale, ristoranti, solo cinesi, un centro divertimenti e un centro commerciale a Yalta, un magazzino da 100mila metri quadri per materiali edili e imprese, sono solo alcuni dei progetti che Pechino intende sviluppare nella Penisola sul Mar Nero in cui, negli anni dell’Urss, si riposavano gli esponenti della nomenklatura e venivano mandati in vacanza i bambini più fortunati del paese. Sergei Aksyonov, leader della regione che, lo scorso anno, si è unita con un referendum alla Federazione russa, ha firmato un protocollo per la cooperazione negli investimenti con i rappresentanti di una delle maggiori società cinesi, China International Energy Group, che nei giorni scorsi ha inviato alcuni rappresentanti a visitare la penisola sul Mar Nero. Fra gli interessi del gruppo, anche l'investimento nelle fabbriche per l'inscatolamento di Dzhankoy, nel nord, e lo sviluppo di infrastrutture come gli aeroporti. Il punto di partenza è comunque quello “dell'elaborazione di un piano di sviluppo turistico per attrarre i turisti cinesi in Crimea”, e che preveda di promuovere sport d’èlite come il golf. “Il golf è uno sport molto popolare fra i ricchi. In Cina ci sono 10 milioni di giocatori. Se costruiamo qui un campo da golf possiamo attirare un sacco di turisti cinesi in Crimea”, ha spiegato il capo delegazione.