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Ungheria - 22 luglio 2015Torna all'indice →

Alla costruzione del muro ungherese anti-immigrati lavoreranno anche in detenuti

L'Ungheria utilizzerà anche i suoi detenuti per i lavori del muro anti-immigrati al confine con la Serbia. Il ministro degli Interni Sandor Pintor ha dichiarato che saranno i detenuti a preparare il materiale per la costruzione della barriera “temporanea”, che sarà materialmente eretta da 900 soldati, secondo quello che riferisce l'agenzia stampa di Mti. La barriera, alta quattro metri lunga ben 175 chilometri, dovrebbe essere pronta per il 30 novembre, ha detto Pintor, spiegando che l'intero progetto costerà 6,5 miliardi di fiorini ungheresi (21 milioni di euro). Nell’illustrare il progetto, il ministro ha sottolineato che quest'anno sono entrati nel paese 81mila immigrati illegali, più del doppio dell'anno scorso, passati quasi tutti dalla Serbia. C’è però da sottolineare che, secondo i dati dell'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, l'80% dei migranti che arriva in Ungheria intende proseguire verso altri paesi europei. I lavori sono iniziati su una “sezione sperimentale” lunga circa 150 metri, nei pressi della località di Morahalom; per il completamento del progetto, voluto dal premier Viktor Orban e approvato dal Parlamento il 6 luglio scorso, occorreranno parecchi mesi. La costruzione della barriera - che ha suscitato molte polemiche in seno all'Ue - è stata contestata dalla Serbia; i valichi di frontiera fra i due Paesi rimarranno tuttavia regolarmente aperti. Negli ultimi anni l'Ungheria è divenuta uno dei principali Paesi di transito per gli immigrati che cercano di raggiungere l'Austria o la Germania, la maggior parte dei quali provenienti da Iraq, Afghanistan, Siria e Kosovo. Secondo i dati ufficiali diffusi dalle autorità di Budapest degli oltre 78mila clandestini registrati in Ungheria la quasi totalità (oltre 77mila) era transitata dal territorio serbo.