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Kosovo, Serbia - 25 novembre 2015Torna all'indice →

La Corte Costituzionale del Kosovo sospende l’accordo per l’autonomia della minoranza serba

Dopo le violente proteste dell’opposizione nazionalista, la Corte Costituzionale del Kosovo ha deciso di sospendere l’attuazione dell’accordo con la Serbia. La Corte ha dato ragione alla presidente del Kosovo, che chiedeva la sospensione temporanea dei “principi che governano la creazione dell’associazione/comunità delle municipalità a maggioranza serba del Kosovo”. L’accordo - leggiamo su East Journal - è stato firmato a Bruxelles fra i rappresentanti del governo serbo e kosovaro, nel quadro del dialogo per la normalizzazione delle relazioni fra i due paesi. I principi sull’associazione/comunità delle municipalità serbo-kosovare sono stati firmati nell’agosto 2015, e fanno seguito al primo accordo fra Belgrado e Pristina, negoziato nel 2013. L’accordo sui principi si è prestato a letture diametralmente opposte. Per il governo kosovaro, l’associazione avrà solamente i poteri di una ONG e nessun potere esecutivo. Per i serbi, invece, la comunità deve essere dotata di ampi poteri, e sarà costruita sul modello dell’Alto Adige. La presidente del Kosovo ha argomentato che una sospensione dell’attuazione dell’accordo con la Serbia sia nell’interesse pubblico anche in considerazione del clima di ostruzionismo parlamentare che si è venuto a creare nelle ultime settimane, che ha portato anche al lancio di lacrimogeni in Parlamento, a seguito del disaccordo sull’accordo.