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Romania - 10 febbraio 2016Torna all'indice →

Romania, sconti di pena per detenuti-scrittori: è boom di libri

Molti detenuti che scontano la pena nelle carceri della Romania paiono aver scoperto poco dopo l'arrivo in cella la propria vena narrativa. Complice, probabilmente, un articolo della legge penitenziaria in vigore dal 2006 e oggi messo all'indice, che consente uno sconto di pena di 30 giorni per ogni pubblicazione. L'articolo, del quale il ministro della Giustizia Raluca Pruna chiede la sospensione, è diventato un caso quando è venuto alla luce che tra il 2013 e il 2015 ben 188 detenuti hanno pubblicato 411 libri, 350 soltanto lo scorso anno. Le cifre hanno fatto gridare allo scandalo e hanno provocato le dimissioni del capo dell'amministrazione penitenziaria romena Catalin Claudiu Bejan. Il Guardasigilli ha parlato di vera e propria “emorragia” di testi scritti per ottenere sconti di pena e ha chiesto la sospensione dell'articolo, ma non l'abrogazione, “perché sarebbe frettoloso, non avendo al momento idea di quale possa essere il reale impatto di questa norma sui carcerati”. Tra i novelli Mihai Eminescu ci sono soprattutto personaggi di spicco, perché per ottenere la pubblicazione è necessaria la revisione e l'approvazione di un professore universitario che appoggi e sostenga la validità scientifica del testo. Allora, anche senza scomodare il più noto scrittore romeno, ecco che fioccano i nomi di chi si può permettere di pagare anche la consulenza accademica. Gigi Becali, controverso e chiacchierato imprenditore romeno, conosciuto per i suoi metodi spicci, per l'essere stato patron dello Steaua Bucarest e per aver fondato un partito con cui ha ottenuto un seggio all'Europarlamento, ha pubblicato ben cinque saggi ed ha ottenuto un sconto di pena sui tre anni di carcere che gli erano stati inflitti nel 2013 per vari reati. È uscito di prigione nell’aprile del 2015. I titoli variano da “Becali e la politica” a “Steaua e Becali”. Un altro caso eclatante è quello dell'ex premier Adrian Nastase, condannato a due anni nel 2012 per distrazione di fondi - 1,6 milioni di euro della sua campagna elettorale - e uscito di prigione a marzo del 2013, 30 giorni prima della fine della pena, grazie alla pubblicazione di “Esercizio di libertà”. Uno dei più prolifici è stato, senza dubbio, il milionario Dan Voiculescu, condannato nel 2014 a 10 anni di prigione per corruzione e riciclaggio. Il magnate, fondatore del Partito Conservatore, ha scritto otto libri che gli consentiranno uno sconto di pena di otto mesi. Ancora più dedito alla scrittura il milionario Dinel Staicu, condannato a 11 anni nel 2013, che ha scritto ben 10 opere scientifiche.