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Romania - 04 maggio 2016Torna all'indice →

L’Opera di Bucarest nel caos: è guerra di stipendi tra ballerini romeni e stranieri

L'Opera di Bucarest è nel caos, dopo la cancellazione di tre spettacoli all'ultimo momento e le dimissioni del ministro della Cultura Vlad Alexandrescu. Nell'occhio del ciclone Johan Kobborg, l'ex ballerino del Royal Ballet di Londra e coreografo danese che dirigeva il corpo di ballo di Bucarest dal 2014, e la sua compagna, l'etoile romena Alina Cojocaru, che ha lasciato la Romania a nove anni. “Stiamo assistendo a una rivolta, le persone sono indignate”, ha dichiarato il direttore d'orchestra Tiberiu Soare che ha preso il posto di Kobborg come direttore ad interim dopo le dimissioni dell'artista danese. I dipendenti hanno denunciato la "disuguaglianza" di trattamento tra i "suoi" ballerini "indipendentemente dalla nazionalità" e gli "altri" che erano già dipendenti prima dell'arrivo del coreografo, ha spiegato Soare. “Non è una guerra tra romeni e stranieri”, ha assicurato. Kobborg e Cojocaru, quest'ultima etoile del Royal Ballet di Londra, sono stati oggetto di scherno per la loro scarsa padronanza del romeno; in una manifestazione dei dipendenti dell'Opera è risuonato lo slogan "Fuori gli stranieri". Secondo diverse testimonianze, esiste uno scarto enorme tra gli stipendi dei dipendenti stranieri, diverse migliaia di euro, e quelli modesti degli impiegati romeni. Martedì scorso, poi, un nuovo capitolo dello scandalo: la pubblicazione di una lista di nove ex dipendenti dell'Opera, tra cui anche Kobborg e Cojocaru, a cui è stato vietato l'ingresso nella struttura. Il direttore delle risorse umane Constantin Sorop, che ha redatto il documento, ha dichiarato che il nome della ballerina Cojocaru è stato "aggiungo" da "un impiegato non identificato".