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Cultura
Serbia - 01 giugno 2016Torna all'indice →

Trieste Contemporanea, il progetto À la frontière…! sbarca a Belgrado

Il progetto di Trieste Contemporanea À la Frontière…! Old and New Borders in Europe sbarca a Belgrado, nella sua prima tappa nell’Europa centro-orientale. La mostra nella capitale serba apre il 2 giugno. Risultato della continuità ed espressione del consenso del lavoro svolto all’estero dal comitato triestino, l’evento, curato da Gabriella Cardazzo e Giuliana Carbi Jesurun, a Belgrado ha a disposizione i 200 metri quadrati della Galleria Pordroom del Cultural Centre e vi riunisce tutte le stazioni di À la Frontière…! già presentate nel primo trimestre 2016 allo Studio Tommaseo di Trieste, ai quali aggiunge i lavori di Laure Keyrouz (Libano) & Angelo Ricciardi (Italia) e di Dušan Radovanović e Aleksandar Zograf (Serbia). La collaborazione con il Centro Culturale di Belgrado, una delle realtà più attive e attente alla scena contemporanea internazionale dell’arte in Serbia, avviene grazie al partenariato di questa istituzione nel network Continental Breakfast creato da Trieste Contemporanea nel 2003. Le attività di questo gruppo di musei, istituzioni e organismi culturali dell’Europa dell’Est, che attualmente raccolgono partner di nove paesi e di cui Trieste Contemporanea è project leader, avevano avuto il loro debutto proprio a Belgrado, nel 2004, , Continental Breakfast organizzò la 45esima edizione dell’October Salon, storico punto di riferimento per la scena artistica serba fondato nel 1960. Allora, grazie a Continental Breakfast, il Salon cambiò il corso della sua storia e si aprì alle presenze artistiche internazionali, diventando una delle più importanti rassegne dell’arte contemporanea ora di riferimento internazionale presenti nei Balcani. La mostra di Belgrado, che si potrà visitare fino al 25 giugno, raccoglie le opere visive e musicali di Karolina Cicha, Krzysztof Czyzewski, Wieslaw Szuminski & Kuba Kossak, Grzegorz Dabrowski, Giovanni Floreani, Laure Keyrouz & Angelo Ricciardi, Predrag Marić, Samir Mehanović, Lada Nakonechna, Dušan Radovanović, Tomaś Rafa, Leon Tarasewicz, Arturas Valiauga, Aleksandar Zograf: una sintesi di proposte provenienti da Bosnia e Erzegovina, Croazia, Italia, Lituania, Libano, Polonia, Serbia, Slovacchia e Ucraina, che affronta il tema del confine. La linea della frontiera, intesa non solo come confine tra stati e popoli diversi, e il contrasto tra l’istituzione del confine e l’istituzione della cittadinanza, vengono raccontati nelle opere artistiche e musicali degli artisti selezionati: “micro-storie” che parlano di identità, averi, margini fisici e politici, il dentro e il fuori dai limiti.