Vie dell'est
settimanale d'informazione dell'europa centrale e orientale
Cultura
Bielorussia - 01 giugno 2016Torna all'indice →

In mostra ai Musei Vaticani le icone della Bielorussia

”Icone in Bielorussia nel XVII-XXI secolo dalla collezione del Museo Nazionale d'Arte di Minsk” è il titolo della mostra che sarà ospitata ai Musei Vaticani fino al 25 luglio prossimo. L'esposizione, dedicata al Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco e realizzata nell'anno della Cultura in Bielorussia, presenta 33 icone di epoca diversa, cattoliche e ortodosse. Un'occasione per fare conoscere al pubblico i pezzi unici della liturgia bielorussa, “espressione - come ha ricordato il cardinale Giuseppe Bertello, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della città del Vaticano - di un popolo che manifesta la sua devozione”, ma anche un messaggio “simbolo della convivenza pacifica di cattolici e ortodossi”, sottolinea la responsabile del dipartimento di Bizantologia del Museo nazionale di Minsk, Lubov Sysoeva, che ha selezionato le opere in mostra. Alcune delle opere in mostra a Roma, risalenti al periodo compreso tra XVII e il XVIII secolo, presentano una varietà di stili e tendenze nelle quali ricorrono elementi della tradizione bizantina, del Barocco e del classicismo. L'arte della pittura delle icone, giunge in Bielorussia grazie all'Impero bizantino e ai rapporti tra il principato di Polotsk, consentendo la creazione di un legame forte con il mondo artistico nella Rus' di Kiev, dello Stato di Mosca e dei Paesi balcanici che si ritrova nelle icone del XV-XVIII secolo. Grazie alle immagini sace, la Bielorussia ha potuto conservare lo spirito nazionale, la lingua, la cultura dello Stato in un periodo difficile di guerre di conquista e di divisioni territoriali. Le terre bielorusse erano infatti parte del Granducato di Lituania e, alla fine del XVI secolo, divennero parte integrante della Confederazione polacco-lituana, di religione cattolica. Tra i principali pezzi esposti, le icone miracolose della Madonna di Zhirovchi e l'icona di Borun, venerate dai cattolici come dagli ortodossi, così come le icone della Chiesa di Obrovo.