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Turismo
Russia - 15 giugno 2016Torna all'indice →

Food shopping per il 62% degli stranieri in Italia. Russi davanti a tutti

Più di sei stranieri su dieci durante le vacanze in Italia fanno shopping di cibo, che nel 39% dei casi viene acquistato proprio nei mercati di strada e dagli ambulanti, percepiti come la forma di vendita più genuina per i turisti. È quanto emerge da uno studio presentato in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori che si è svolta nella Capitale per difendere l’identità alimentare nazionale nei centri storici. Il food shopping riguarda ben il 62% degli stranieri e batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l’abbigliamento (48%) e l’artigianato (25%), secondo le elaborazioni Coldiretti sullo studio 'In viaggio attraverso l’Italia' di Confimprese. La passione per il cibo - precisa Coldiretti - raggiunge l’apice con i russi - 87% del campione -, spinta anche dall’embargo che ha fatto sparire i prodotti italiani dalle loro tavole, ma è trasversale per tutti i Paesi dell’indagine, dalla Germania all’Inghilterra, dalla Francia agli Usa, dalla Cina al Giappone. Quando arrivano nelle città di loro destinazione, i turisti italiani e stranieri si aspettano - sottolinea la Coldiretti - di mangiare prodotti della tradizione locale, che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la distintività, la biodiversità e il legame con il territorio. L’Italia conferma il primato enogastronomico conquistato a livello internazionale, dove il Belpaese è l’unico al mondo con 4.886 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni, ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 283 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha conquistato anche il primato green, con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa, e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.