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Lituania - 29 giugno 2016Torna all'indice →

Lituania, per le aziende aperte da stranieri doppio salario medio

Il Parlamento lituano ha proposto una serie di emendamenti alla legge sullo status dei cittadini stranieri che prevedono regole più severe per gli stranieri che aprono le aziende in Lituania. L’obiettivo è contrastare la prassi di aprie aziende fittizie in Lituania con il solo scopo di ottenere il permesso di soggiorno, per poi trasferirsi in altri Paesi dell'Ue. Il disegno originale proposto dal Governo prevedeva, per i cittadini stranieri che avesso aperto aziende in Lituania, l'obbligo di pagare i propri impiegati almeno 1,5 volte lo stipendio medio nazionale, mentre gli emendamenti ora proposti dal Comitato che si occupa della questione impongono che tale cifta sia pari a due volte lo stipendio medio. La proposta del Comitato è però meno severa per quanto riguarda il numero minimo degli impiegati, riducendolo - dai tre previsti in precedenza - a un minimo di un impiegato proveniente da uno dei Paesi dell'Ue o Cee. Infine, per ogni azienda fondata da un cittadino straniero, è previsto un investimento minimo di 28mila euro, di cui almeno la metà deve provenire da risorse personali del fondatore.