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Cultura
Romania - 14 luglio 2016Torna all'indice →

Alla Romania la maglia nera Ue per gli occupati nel settore cultura

La Romania detiene la "maglia nera" tra tutti i Paesi europei per il livello d'impiego nel settore culturale. È quanto emerge dai dati Eurostat 2014. Solo l'1,1% del totale dei lavoratori romeni, infatti, si occupa di cultura, la più bassa percentuale in Europa dopo Slovacchia (2%) e Bulgaria (2,1%), contro una media Ue del 2,9%. Guardando invece alla parità di genere, le repubbliche baltiche, Lettonia (67%), Lituania (66%) ed Estonia (64%), sono i Paesi con il più alto tasso di donne occupate nel settore della cultura, seguite da Bulgaria (57%), Finlandia (55%), Polonia e Croazia (entrambi 54%). La media nell'Ue è del 47%, una percentuale leggermente maggiore rispetto a quella totale dell'occupazione femminile (46%). Nel complesso, a livello europeo nel 2014 vi erano 6 milioni di occupati nella cultura, pari a poco meno del 3% degli occupati totali, di cui 6 su 10 laureati. E tra i quasi 2 milioni di artisti e scrittori europei, quasi la metà (49%) aveva lo status di lavoratore indipendente, una quota molto più alta rispetto all'insieme degli altri settori (15%).