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Slovenia - 02 maggio 2012Torna all'indice →
Chiesa e Stato ai ferri corti per l’isolotto del Lago di Bled
In Slovenia, Stato e Chiesa sono ai ferri corti per la proprietà degli immobili dell’isolotto sul Lago di Bled. Tutta colpa dell’ex governo di centro-sinistra - leggiamo su Il Piccolo - che nel periodo del suo mandato si è rivolto al Tribunale di Kranj per fare invalidare un precedente accordo sottoscritto nel 2008 dall’allora ministro della Cultura Vasko Simoniti (di centro-destra), in base al quale lo Stato affidava l’isolotto del lago di Bled alla Chiesa e trasferiva la proprietà degli immobili alla parrocchia di Bled, ossia all’arcivescovado di Lubiana. Nel frattempo però l’intraprendente parroco, Janez Ferkolj, ha dato il via alla ristrutturazione del negozio di souvenir e della trattoria presenti sull’isolotto. I lavori sono iniziati a fine gennaio e i nuovi locali sono stati inaugurati all’inizio di aprile. Un investimento da 300mila euro, ottenuti in parte grazie al biglietto di “ingresso” di 3 euro che ciascun turista deve acquistare per accedere all’isolotto, in parte con un mutuo bancario. La scorsa settimana era attesa la decisione togata, ma i giudici hanno deciso di prendersi altro tempo chiedendo alle parti di fornire ulteriore documentazione scritta in difesa delle reciproche posizioni in merito alla vicenda. Scaduti i termini, la corte avrà un mese per emettere la sentenza.