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Polonia - 19 settembre 2012Torna all'indice →
La sfida ai demoni comincia dall’edicola. In Polonia nasce il magazine gesuita “Egzorcysta”
Il gesuita Aleksander Posacki, prete polacco esperto di demonologia, insieme ad altri sacerdoti ha deciso di dare vita ad “Egzorcysta”: una rivista, con una testata che parla da sola, di 62 pagine stampata in quindicimila copie al prezzo di 2,40 euro per i lettori della cattolicissima Polonia. Un articolo del primo numero del magazine per esorcisti mette subito in guardia i miscredenti: “Non discutere con i demoni”. Il mensile “è uno strumento moderno per l’evangelizzazione e la difesa contro la promozione aggressiva della magia, l’occultismo e l’esoterismo”, leggiamo sul sito. Edito dalla casa editrice Polwen di Radom, cittadina a un centinaio di chilometri da Varsavia, è frutto di una constatazione: sono tre milioni i polacchi che, grazie al benessere di questi anni, hanno iniziato a rivolgersi ai servizi offerti da maghi, cartomanti e occultisti. Per questo motivo, scrive il sito affaritaliani.it, si sono messi assieme un demonologo, Posacki, e due redattori: un esorcista dell’arcidiocesi di Varsavia, monsignor Andrew Grefkowicz, e lo scrittore cattolico e produttore Alta Gregory che, insieme al direttore responsabile, Artur Winiarczyk, hanno trovato nella Polwen orecchie attente. Si tratta di una casa editrice nata nel 1999 che fino ad oggi ha pubblicato oltre 270 titoli. Tra questi, enciclopedie dedicate al magistero di Giovanni Paolo secondo, volumi religiosi, sulla storia del paese, filosofici e romanzi. Gli esorcisti polacchi affermano di utilizzare il rituale per gli esorcismi rinnovato da papa Wojtyla nel 1998. Un nuovo testo che però non ha sollevato la simpatia dell’esorcista numero uno della chiesa cattolica, padre Gabriele Amorth, che già nel 2001 in un’intervista al mensile “30 giorni”, diretto da Giulio Andreotti, aveva parlato del nuovo rituale come di “un’arma spuntata”, preparata da due commissioni che avevano tagliato fuori gli esorcisti dall’elaborazione del nuovo testo. Ma, prima con l’interessamento dell’allora cardinale Joseph Ratzinger e del prefetto della Congregazione per il culto divino, Jorge Medina Estevez, fu possibile affiancare al nuovo rituale una notificazione. Quest’ultima autorizza gli esorcisti, dietro richiesta al proprio vescovo che la inoltra alla Congregazione, a utilizzare il vecchio rituale del 1614. Ora arriva la rivista.