Attualità
Anche Varsavia mette al bando gli ogm
Anche la Polonia è entrata a far parte dei paesi dove è ufficialmente vietata la coltivazione di ogm su tutto il territorio nazionale. A inizio gennaio, infatti, il governo polacco ha approvato il divieto alla coltivazione di due organismi geneticamente modificati – il mais Monsanto Mon810 e la patata della Basf Amflora, – le uniche due varietà transgeniche autorizzate per la coltivazione in Europa.
Il bando sarà in vigore dal 28 gennaio 2013, come riferisce una nota di Greenpeace ripresa dal notiziario e-gazette (www.e-gazette.it).
L’introduzione di questa norma “è una grande vittoria e il frutto di otto anni di lavoro – si legge nella nota – portato avanti da associazioni come Greenpeace insieme a scienziati e agricoltori, per mostrare ed evitare i rischi delle coltivazioni transgeniche e salvaguardare agricoltura e ambiente”. La motivazione alla base di questo nuovo bando, come ha precisato il ministero dell’Agricoltura polacco, è l’impossibilità della coesistenza fra le colture ogm e quelle convenzionali e biologiche.
Il ministero ha puntualizzato, inoltre, il rischio di contaminazione del miele attraverso il polline del mais Mon810 e la carenza di studi a supporto della sicurezza degli organismi transgenici per ambiente e salute.
D’ora in poi, dunque, chi dovesse seminare il mais Monsanto o patate Amflora in Polonia potrà essere soggetto a pesanti sanzioni e anche alla distruzione delle coltivazioni illegali.
In Italia lo scorso 17 gennaio è scattato il processo agli attivisti di Greenpeace che, nel 2010, intervennero a bloccare la contaminazione causata da mais transgenico illegalmente seminato in Friuli.