Cultura
Teatro siberiano offre una parte a Depardieu: 400 euro al mese nella patria di Rasputin
Gerard Depardieu continua ad essere corteggiato in Russia, paese che nei giorni scorsi gli ha concesso il passaporto dopo che l’attore aveva rinunciato a quello francese per protesta contro la tassa ai super ricchi: all’offerta di un posto da ministro della Cultura della Mordovia – gentilmente declinata – si è aggiunta ora la proposta del Grande teatro di arte drammatica della regione siberiana di Tiumen, che lo vuole nella sua troupe.
La parte non è ancora nota, lo stipendio sì, come riferisce l’agenzia Interfax: 16mila rubli (400 euro) al mese, più diaria e rimborso parziale delle spese dell’alloggio. Un cachet che difficilmente sedurrà l’attore francese.
Ma Sergej Osintsev, direttore di un teatro che tra poco compirà 150 anni, è ottimista e confida nel fatto che “qui c’è la patria di Rasputin”, il personaggio che Depardieu ha appena interpretato, e l’unico museo privato sul controverso consigliere dello zar Nicola II e della moglie Aleksandra. Osintsev si dice certo anche che la star del cinema francese possa imparare e recitare in russo.
Nei giorni scorsi il quotidiano “Le Monde” ha ipotizzato che, dietro la saga Depardieu, ci sia una gelata nei rapporti franco-russi dopo l’insediamento di Hollande.