Vie dell'est
settimanale d'informazione dell'europa centrale e orientale
Cultura
Italia, Polonia - 09 gennaio 2013Torna all'indice →
Cattelan contestato di nuovo dai polacchi. Questa volta per l’Hitler bambino
A Varsavia, città che ospita in questo periodo un’ampia retrospettiva delle opere di Maurizio Cattelan al Centro per l’arte contemporanea, forti polemiche attorno a “Him”, opera del 2001 che raffigura un Hitler di proporzioni quasi infantili, in ginocchio, nell’atto di pregare. L’opera è stata collocata dall’artista nel ghetto della città polacca, luogo simbolico dell’Olocausto, quando fu teatro di vicende dolorosissime. La comunità ebraica, com’era inevitabile, è insorta e si è divisa su questa collocazione: se, infatti, il rabbino capo polacco Michael Schudrich ha detto al “Guardian” che l’opera “potrebbe avere anche un ruolo educativo”, il centro Simon Wiesenthal ne ha condannato la presenza come “provocazione insensata, che insulta la memoria delle vittime ebree dei nazisti”. Secondo gli organizzatori della mostra, l’opera vuole stimolare la riflessione sulla natura del male. Fabio Cavallucci, curatore del Centro, lo ha ribadito: “Non c’è alcuna intenzione, da parte dell’artista o del centro, di insultare la memoria degli ebrei. Il lavoro cerca di evocare le infiltrazioni del male, che sono ovunque”. L’Hitler di Cattelan non è nuovo a furiose polemiche: nel 2010, in occasione della mostra al palazzo Reale di Milano, l’immagine della scultura era stata eliminata dalle locandine ufficiali, sempre in seguito alle vibranti proteste della comunità ebraica, mentre nel 2002 era stata contestata al museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam. Quanti ai polacchi – cattolici, questa volta – anche loro se l’erano già presa con Cattelan: per l’esposizione sul suolo natale de “La nona ora”, opera che raffigura Giovanni Paolo II mentre viene colpito da un meteorite.