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Cultura
Italia, Russia - 24 luglio 2013Torna all'indice →

Poesia dell’emigrazione, esce in Italia il “Diario post mortem” di Georgij Ivanov

Esce in Italia “Diario post mortem”, una raccolta di 38 brevi liriche di Georgij Ivanov a cura di Alessandro Niero. Ne dà segnalazione “Sfogliando la Russia”, periodico dedicato alle novità editoriali russe. Ivanov nasce nel 1894 in una famiglia di ufficiali e perciò viene avviato alla carriera militare: entra nel prestigioso corpo dei cadetti di Pietroburgo. E’ però una carriera che non fa per lui, così diventa presto poeta e lo rimane per tutta la vita. Dopo essere stato vicino ad alcuni movimenti del modernismo russo (egofuturismo e, in particolare, acmeismo), nel 1922 lascia il paese per Berlino, da dove, l’anno successivo, si sposta a Parigi. Qui ricoprirà un ruolo di primo piano nella letteratura russa dell’emigrazione. Privato di tutto durante la Seconda guerra mondiale, concluse nel 1958 i suoi giorni nel sud della Francia, a Hyères. Nei versi raccolti in questo libro, scrive il periodico, c’è “il cammino verso la morte di uno dei grandi poeti della prima emigrazione russa, quella, per intenderci, fuggita precipitosamente dalla rivoluzione del 1917, senza speranze, senza prospettive, senza risorse”. Alessandro Niero (1968) insegna letteratura russa presso il dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne dell’università di Bologna.