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Russia - 15 aprile 2015Torna all'indice →

Mosca, all'asta il palazzo della storica gastronomia Eliseevskij

Il Comune di Mosca metterà all'asta, con un prezzo base non inferiore ai 47 milioni di dollari, lo storico palazzo che ospita Eliseevskij, il leggendario negozio di gastronomia in stile neo-barocco diventato un'icona della capitale russa, già presente come ambientazione in diverse opere letterarie. Lo ha annunciato il management delle proprietà immobiliari comunali. Il palazzo, situato sulla via Tverskaja, la principale arteria del centro cittadino nota come via Gor’kij in epoca sovetica, fu costruito alla fine del XVIII secolo su iniziativa del segretario di Stato di Caterina II, che lo donò alla moglie. Nel 1824 la principessa Zinaida Volkonskaja, nipote della proprietaria, vi aprì un salone letterario frequentato dai più famosi artisti, poeti e scrittori dell'epoca, tra cui Puškin. Alla fine dell'Ottocento l'edificio fu acquistato dal ricco mercante di San Pietroburgo Grigorij Eliseev, che commerciava vino e prodotti coloniali: nel 1901 l'Eliseevskij fu inaugurato in pompa magna come il miglior negozio gastronomico del Paese, con una ricca varietà di prodotti importati. Dopo la rivoluzione d'Ottobre del 1917 fu nazionalizzato ma non perse la sua grande popolarità e la sua eleganza, e fui sempre uno dei pochi negozi alimentari ad offrire merci altrove irreperibili. All'inizio degli anni Ottanta diventò teatro di uno dei più gravi casi di corruzione in Unione Sovietica: il manager, Juryj Sokolov, fu condannato e fucilato. Parte dei 5300 metri quadri del palazzo sono attualmente affittati dai gestori della omonima gastronomia che, secondo il governo di Mosca, resteranno probabilmente gli affittuari dato che l'edificio, protetto a livello federale come eredità culturale, deve mantenere le sue caratteristiche distintive di emporio legato al cibo. Per qualsiasi turista, l'Eliseevskij, con il suo arredamento di inizio Novecento, i suoi enormi lampadari di cristallo, i suoi grandi archi con ricche decorazioni, è ancora oggi una meta obbligata.