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Russia - 07 settembre 2016Torna all'indice →

A Mosca gli scatti dell’Andrej Stenin Contest, vinto dal fotografo italiano Garcia Di Meo

Il concorso fotografico internazionale per giovani giornalisti intitolato ad Andrej Stenin, l'unico in Russia, è stato vinto dal giovane fotografo italiano Danilo Garcia Di Meo con la serie fotografica “Letizia - storia di vite non viste”, incentrata su una ragazza completamente paralizzata. Oltre alle opere di Di Meo, hanno meritato gli alti riconoscimenti del concorso anche quelle di altri giovani e promettenti fotografi di tutto il mondo. Le fotografie presentate alla mostra al Museo di Mosca, dal 31 agosto all'11 settembre, con ingresso libero e divieto ai minori di 18 anni, sono il modello del fotogiornalismo moderno, mentre la mostra stessa è fondamentale per coloro che si accingono a questa professione. Visitare la mostra è utile anche per quelli che semplicemente amano questo campo, per poter vedere coi propri occhi degli scatti unici: la tremenda cronaca fotografica di Vadim Brajdov, da Ufa, sulla vita e la morte nel Donbass; la serie fotografica del giornalista slovacco Robert Tappert sui documenti rovinati, pestati e strappati dei migranti, ritrovati vicino al confine serbo-ungherese nell'agosto 2015; i volti dei ragazzi della Scuola Militare Suvorov del russo Pavel Volkov; le immagini vivide e piene di colore degli accampamenti degli allevatori di renne, dove il gelo perenne è mostrato in un modo più intenso che mai dal russo Dmitrij Tkacuk; e molti altri ancora. Ruth Eichhorn, fotoredattrice della rivista GEO e membro della giuria del concorso, commenta così la scelta della giuria sul vincitore: “La giuria non poteva restare indifferente di fronte alla carica emotiva e al carattere profondo di ciascuna immagine di questa serie, la quale narra la vita di una giovane donna affetta da paralisi cerebrale. Il cuore gentile e il tocco delicato del fotografo aiutano a mostrare la bellezza e la forza della giovane donna. Per noi spettatori diventa chiaro che il suo più grande desiderio è di vivere come vivono gli individui sani. Davanti a noi non c'è il quadro straziante della sofferenza di una giovane disabile, ma il racconto dei momenti gioiosi e felici presenti nella sua vita.” ha spiegato. La giuria ha ritenuto che si trattasse di un tema estremamente intimo, con un'intensa varietà figurativa. Il fotografo ha dimostrato la sua capacità di cogliere dettagli significativi: nonostante il suo tenore privato, è il racconto della vita di molte persone che soffrono di questa stessa malattia o di altre simili”.