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Repubblica Ceca - 28 marzo 2012Torna all'indice →
“Ma lo sai chi fa le pulizie a casa?”. Via alla campagna di rispetto per i lavoratori immigrati
In Repubblica Ceca uno studente viziato di una famiglia benestante e una donna delle pulizie ucraina sono i protagonisti di una pubblicità progresso, appena presentata, che vuole sottolineare lo scarso rispetto dei cechi nei confronti degli immigrati. Nello spot, che dura meno di un minuto e fa parte di una più ampia campagna mirata a tivù, web e uffici di collocamento, un ragazzo in difficoltà con i compiti di matematica cerca nervosamente il suo quaderno e si rivolge infuriato alla donna che sta rassettando la camera, accusandola di averlo fatto sparire. La fissa con aria minacciosa, facendole il verso in modo sprezzante. Alla fine lei non ne può più e, poggiato lo straccio delle pulizie, si siede alla scrivania del giovane e in un battibaleno gli risolve l’esercizio. Senza mancare di rivolgere allo studente uno sguardo di commiserazione. Sul video scorre l’immagine del suo passaporto: Ljuba Grigorenko, di Lvov (in Ucraina), professoressa di matematica. Otto anni di insegnamento in un liceo del suo paese, prima di decidere di trasferirsi a Praga, attirata dalla speranza di condizioni di vita migliori. Lo spot si chiude con una domanda: “Ma lo sapete chi vi fa le pulizie a casa?”. La campagna è promossa dall’Associazione per l’integrazione e l’immigrazione (Sdruzeni pro integraci a migraci) per tutelare i nuovi cittadini e renderli consapevoli dei loro diritti. Sono infatti sempre più frequenti gli abusi segnalati. Nel caso specifico delle lavoratrici domestiche, denuncia l’associazione, la tendenza a farle lavorare senza contratto e tutela previdenziale, per pochi soldi e con la minaccia di cacciarle dall’oggi al domani.