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Russia, Ucraina, Italia - 28 marzo 2012Torna all'indice →
Ai russi piace la scarpa italiana. E Prada apre a San Pietroburgo e Kiev
La Russia è uno dei principali mercati di sbocco della calzatura italiana. E per il settore ci si aspetta una crescita a due cifre nei prossimi tre-cinque anni. Lo ha annunciato Cleto Sagripanti, presidente dell’Anci, l’associazione nazionale calzaturieri italiani che rappresenta ottocento imprese italiane del settore sulle circa cinquemila esistenti in Italia e che partecipa con duecento espositori italiani alla fiera “Obuv’ Mir Koži” di Mosca. Un appuntamento che si tiene due volte l’anno “e che suscita sempre enorme interesse dal lato russo”, nota l’ambasciatore italiano a Mosca, Antonio Zanardi Landi. Nei primi 11 mesi del 2011, rispetto all’anno precedente, l’export italiano in Russia delle calzature è cresciuto del 19,2%. Il fatturato complessivo è di 491 milioni di euro nello stesso periodo. La Russia è dunque per l’Italia il quinto mercato in termini di valore e il nono in termini di volume nell’export. Così Prada, uno dei simboli del lusso made in Italy, ha deciso di rafforzare la propria presenza nel paese e in Ucraina. A dieci anni dall’ingresso in Russia, la casa italiana ha offerto un cocktail per più di seicento invitati, tra cui star russe dello spettacolo, della moda, della cultura e della finanza, per l’inaugurazione a Mosca del suo nuovo megastore monomarca, il terzo più grande in Europa dopo quelli di Parigi e Londra. Quasi 1.500 metri quadrati nel cuore dello shopping della capitale russa, dedicati alle collezioni donna e uomo di abbigliamento, borse, accessori e calzature, tra marmo nero e bianco, pavimenti in ebano, moquette, cristalli. Il progetto è dell’architetto Romano Baciocchi. Un salto di qualità per la casa guidata da Miuccia Prada in Russia, che segna il divorzio dal gruppo Mercury (avvenuto formalmente a fine 2011) di Leonid Friedland e Leonid Strunin, distributore del marchio in Russia in esclusiva dal 2002. Entro aprile la casa italiana aprirà un negozio monomarca anche a Kiev, in Ucraina, e nel 2013 si attende un concept store indipendente anche a San Pietroburgo. Tutto gestito da una società ad hoc che opera direttamente nel mercato russo, non il principale per Prada, ma molto importante.