Cultura
A Mosca proiettata per la prima volta l’intera tetralogia di Sokurov
Sala gremita la scorsa settimana all’ambasciata italiana a Mosca per il “Caffè” con l’ultimo Leone d’oro, Aleksandr Sokurov, evento speciale della terza edizione del “Festival del cinema italiano: da Venezia a Mosca”. Festival che ha visto anche la proiezione, per la prima volta in Russia, dell’intera tetralogia del cineasta. “Un artista forse più noto e amato in Italia che nel suo paese”, ha sottolineato l’ambasciatore italiano a Mosca, Antonio Zanardi Landi, ricordando il simmetrico destino di architetti italiani come Rossi, Quarenghi e Rastrelli che fecero la loro fortuna in Russia.
Intervistato da Aliona Šumakova, corrispondente per la Csi della Mostra cinematografica di Venezia dal 2004 al 2011, Sokurov ha affrontato il tema del “rischio della degradazione della cultura nella società contemporanea” e ha parlato del suo “Faust”, il film che chiude la tetralogia e che ha trionfato a Venezia.
“La cultura fatica a sopravvivere in un clima di alta temperatura e aggressività politica”, ha ammonito, sottolineando che si tratta di un fenomeno globale.